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lunedì 24 settembre 2007

Il Senet
La prima immagine della quale si abbia notizia, raffigurante un gioco, risale al 2650 a.C. ed è stata rinvenuta sulle pareti della tomba di un sacerdote di nome Hesy, situata nei pressi di Saqqara. L'immagine rappresenta molto chiaramente tre tavolieri a fianco dei quali vi sono dei contenitori con quelli che dovevano essere i pezzi di gioco. Si riconosce un tavoliere a forma di serpente arrotolato, uno costituito da una fila di caselle rettangolari e un terzo suddiviso in tre file da dieci caselle quadrate, alcune delle quali contraddistinte da un simbolo. Quest'ultimo è il tavoliere di un gioco conosciuto con il nome Senet, da molti ritenuto una sorta di antenato del moderno Backgammon. Si tratta di un gioco di percorso per due giocatori, che muovono i loro pezzi lungo le caselle del tavoliere, con il probabile intento di farle uscire prima dell'avversario (proprio come accade nel Backgammon). Frammenti di questo gioco e incisioni raffiguranti persone intente a giocare sono stati rinvenuti un po' ovunque nei territori che si trovavano sotto il dominio egizio e in quelli confinanti a testimonianza del fatto che il gioco doveva godere di una grande popolarità, ma la scoperta più spettacolare e preziosa è stata fatta nel 1923 nei pressi di Tebe dalla spedizione di Howard Carter e Lord Carnarvon, che riportò alla luce il tesoro del mitico faraone Tutankhamon, vissuto attorno al 1300 a.C.. Nel corredo funerario del faraone, l'unico pervenutoci perfettamente intatto e che possiamo ammirare nelle meravigliose sale del Museo Egizio del Cairo, erano presenti tre tavolieri dello stesso gioco, in formato diverso.

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