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venerdì 18 luglio 2014

Riflessioni: A cena con un Maestro ( di Go )

Visti i periodi bui in cui viviamo, abbiamo ritenuto utile  riproporre un vecchio post che ha il pregio di indicare una modalità costruttiva e non distruttiva, non solo riguardo al Go, ma alla vita. Ciò in fondo è normale se si considerano i giochi tradizionali come dei preziosi scrigni contenenti innsegnamenti per i praticanti. Si tratta di un breve passaggio tratto da  un'intervista a un Maestro di Go, che evidenzia un punto di vista che disgraziatamente non è facilmente riscontrabile in Occidente sopratutto ai nostri giorni. 

M.G.

A cena con un Maestro ( di Go)

Source: http://www.judo-educazione.it/go/europeigo.html

....dove è possibile leggere l'intero scritto....


D. Perché, sensei, lei continua a giocare a Go?

R. "Ho abbandonato il Go agonistico da molti anni; continuo a insegnare e a giocare a Go per dare il mio contributo alla civiltà."

Sorrideva vedendo il mio sguardo stupito. Ma poi riprese.
"La civiltà di oggi è arrivata al punto di distruzione. Il potere chiama la violenza verso l’uomo e verso l’universo. La conquista, l’essere primi a spese degli altri, la ricchezza in denaro sono i soli obiettivi degli esseri umani.Io cerco di frenare questo processo con i principi del Go: non conquista totale, ma divisione della terra; non distruzione, ma convivenza; non ingordigia, ma spartizione. Il mio è un piccolo contributo, ma è quello che do tutti i giorni."


Riteniamo che il punto di vista di sensei potrebbe e dovrebbe comportare una presa di coscienza e un conseguente mutamento di attitudine nella vita di ogni occidentale...

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